Il risultato di questo sforzo comune è stata la rivalutazione di un importante palazzo cittadino donato dalla famiglia del capitano pilota Pico Cavalieri, morto durante la prima guerra mondiale, alle associazioni combattentistiche le quali ne hanno permesso l'utilizzo anche come sede AVIS.
Lo scopo di questa nuova sede è quello di sensibilizzare la cittadinanza ad incrementare le donazioni di sangue, visto che la situazione attuale vede una carenza di 2.000-2.500 unità annue, per compensare le quali bisogna ricorrere ad altri centri di raccolta.