OBIETTIVI DEL PROGETTO
L’Associazione “APG23” si impegna dal 1980 a contrastare il fenomeno della tossicodipendenza soprattutto nelle fasce giovanili, attraverso programmi personalizzati, anche con il coinvolgimento e la valorizzazione delle risorse del nucleo familiare e del contesto sociale, all’interno del Programma Dipendenze Patologiche della AUSL di Ferrara. APG23 ritiene infatti indispensabile, per il successo del percorso terapeutico, intervenire su tutto ciò che circonda il tossicodipendente, partendo dalle famiglie, ma anche favorendo relazioni significative e inclusive specialmente in prossimità della conclusione del percorso di recupero terapeutico, accompagnandoli in “luoghi dell’inclusione”, uno tra tanti “la Bottega di Giuseppe” di Baura (FE), altra realtà di APG23 che ospita attività educative e ricreative per persone diversamente abili e adulti con disagio e/o emarginazione generica. La pandemia da Covid-19 e le limitazioni alla socialità da essa derivanti, hanno enormemente accentuato il senso di isolamento e disagio già presenti nei destinatari del progetto. I 15 beneficiari che frequentano il Centro socio-occupazionale “La Bottega di Giuseppe” di Baura (FE) e la Comunità terapeutica di Denore (FE) hanno mostrato sin da subito rischi elevati di peggioramento della loro salute mentale, e di riflesso fisica, mediante somatizzazioni e acutizzazione dei sintomi clinici e comportamentali, così come tutte le persone con difficoltà di vario tipo presenti nel territorio. Grazie al contributo del Fondo di solidarietà è stato possibile contrastare tale senso di isolamento sociale mediante l’acquisto di un automezzo a 9 posti con la finalità principale di garantire, nonostante le difficoltà causate dalla pandemia, l’accompagnamento e la partecipazione alle attività laboratoriali e di recupero del benessere psicofisico ai neomaggiorenni e giovani adulti usciti dal tunnel delle dipendenze insieme alle persone disabili che abitano le periferie dell’area nord ed est del capoluogo estense. Il pulmino si è inoltre rivelato fondamentale per la distribuzione di pasti e beni di prima necessità su tutto il territorio ferrarese per circa 500 persone in difficoltà economica, grazie alla collaborazione di numerosi volontari del territorio. Con il contributo sono stati attivati inoltre dei laboratori artistici e di recupero del benessere psico-fisico, aperti anche a persone inviate dal Servizio sociale area adulti e/o dal Sert di Ferrara.