SOGNO O SON DESTE
La Fondazione è partner di un importante progetto culturale a fianco di Fondazione di Vignola e BPER Banca SpA. Il cuore del progetto, curato dal Centro di Documentazione della Fondazione di Vignola, con la supervisione della Direzione Regionale Musei Emilia-Romagna e del Dipartimento di Architettura dell’Università di Ferrara, che ne ha curato il coordinamento scientifico, sono i decori, i racconti e i disegni dipinti che ornavano e rendevano spettacolari le architetture di alcuni centri urbani e borghi legati alla cultura figurativa estense, raffigurazioni artistiche alle quali era affidata la comunicazione di messaggi politici, dinastici e di esaltazione della storia e delle virtù della casata. L’inesorabile scorrere del tempo ha cancellato quasi completamente tali apparati, così “Sogno o son DESTE” nasce con l’obiettivo di riportare alla luce e divulgare tali antichi decori, che tornano a risplendere grazie ad una proiezione luminosa analogica.
Tale ricomposizione “in luce” presuppone lo sviluppo di un progetto scientificamente accurato ed innovativo, in cui le informazioni ottenute con la ricerca storica-archivistica siano state verificate e validate grazie all’impiego delle tecnologie d’indagine più avanzate (rilievo laser scanner tridimensionale, fotografie architettoniche da drone) e di una conoscenza consolidata nel settore del restauro artistico conservativo.
A luglio 2021, al termine delle restrizioni normative imposte ai musei ai fini del contenimento della diffusione del virus Covid 19, il progetto ha visto l’inaugurazione della ricomposizione in luce della grande Crocifissione trecentesca conservata nel “Salone d’onore” di Casa Romei. Di autore ignoto, l’affresco fu staccato nel 1935 dalla parete di fondo della chiesa ferrarese di Santa Caterina Martire. In basso, sul suo lato sinistro, è presente un’importante lacuna, esito di un distacco realizzato già nel 1846. Il frammento asportato, raffigurante le “Tre donne dolenti” è oggi custodito dal proprietario barone Giovanni Ricasoli-Firidolfi, che ha gentilmente concesso la riproduzione fotografica dell’opera. Grazie alla ricomposizione grafica dell’intero ciclo in cui era collocata la Crocifissione e a una accurata proiezione luminosa dell’importante frammento pittorico, si è restituita una lettura complessiva alla scena, consentendo inoltre di far apprezzare l’impatto emozionale dell’opera.
Con questa realizzazione Sogno o son Deste ha confermato la sua vocazione all’innovazione continua dei metodi di progettazione e delle tecnologie impiegate, adattandoli alle caratteristiche peculiari degli ambienti e delle immagini da ricomporre. Con la “Crocifissione di Casa Romei” si è raggiunto un altro traguardo impiegando le più avanzate tecniche del rilievo fotografico, restituito poi con un sistema di proiezione digitale.